Epifania
La festività a chiusura del Natale, è indicata col termine dialettale
"Vàttimu", battesimo, che collega – non ne conosciamo i motivi – l’Epifania
con il Battesimo di Gesù.
La notte tra il 5 ed il 6 gennaio, oltre a vedere l’attesa della befana da
parte dei più piccoli, è testimone – secondo la leggenda tradizionale – di due
avvenimenti miracolosi: gli animali avrebbero per un attimo la parola, e la
fontanella della Buda (che si trovava nei pressi della originale Chiesetta della Buda)
verserebbe, anziché acqua, l’olio necessario per la
lampada della Madonna, per tutto l’anno.
Non siamo in grado di stabilire il
fondamento di tali leggende, data anche la loro frammentarietà ed il
progressivo affievolimento; così come non si riesce a comprendere il
collegamento tra l’Epifania ed il Battesimo del Signore, che lo stesso Vangelo
pone agli inizi della vita pubblica del Maestro.
Il 6 gennaio, fino a qualche decennio fa, durante la Messa solenne, veniva
ripetuto il rito battesimale per il Bambinello, nel corso della processione
all’interno della chiesa. Il sacerdote si fermava al centro della navata
principale, e qui compiva il rito battesimale su un palchetto adorno di verde;
mentre ciò avveniva, una colomba bianca scendeva dall’alto dell’abside e,
seguendo un filo invisibile teso a segnarne il percorso, veniva a fermarsi sul
capo del Bambino.
Questo era forse il modo più semplice per presentare al popolo il tratto
evangelico in cui leggiamo del Battesimo di Cristo.
San Mango d’Aquino-storia folklore tradizioni poesia
A.Orlando – A.Sposato - Rubbettino Editore 1977
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