Per ricordare Angelo Monaco

(Di Gesualdo Pileggi)

 

Un anno fa l’Ill:.mo e Pot:.mo  Fr:. Angelo Monaco è passato all’Oriente Eterno, spezzando così uno degli anelli della Catena d’Unione Massonica.-

Ad un anno dalla scomparsa, la memoria dell’estinto Fr:. , sono certo, ritornerà nelle nostre menti con dolcissima soavità.- Ricordatevi, giovani Fratelli, che la morte non è che l’iniziazione ai misteri di una seconda vita e che nulla si disperde e si estingue nella natura.-

Non voglio ripetere quanto scrissi lo scorso anno sul Pot:.mo Fr:. Angelo; sappiate che egli non tralasciava mai di far capire che bisogna suscitare tra uomini (che altrimenti sarebbero separati  per il loro rango, la loro fortuna, la loro professione, le loro opinioni politiche e religiose) i sentimenti di solidarietà e tolleranza reciproche, come la libertà, la ragione, la giustizia e l’equità.-

Egli ci ricordava sempre che l’uomo è libero di fare il bene ed il male; ma colui che sceglie il male non nuoce, in fin dei conti, che a se stesso, alla propria opera e, talvolta, ai suoi amici e ai suoi discendenti; solo coloro che si conformano alle leggi morali, come alle leggi fisiche, realizzano delle imprese durevoli e feconde; gli altri non fanno che preparare il loro annientamento.-

Fu grande ammiratore di padre Soverio Esposito, sacerdote della Società San Paolo, insegnante di scienze comunicative negli Atenei Pontifici di Roma e Napoli, autore del testo “Chiesa e Massoneria, un DNA comune”.-

Padre Esposito, Massone da tempo, come tanti che vestono l’abito talare, nell’attuale millennio, come hanno riportato anche i quotidiani nazionali, ha voluto rendere pubblica la sua appartenenza alla Massoneria, con una solenne cerimonia nel Tempio Massonico di Palazzo Vitelleschi in Roma,                          Sede della Gran Loggia d’Italia.-

Ha inteso così dimostrare che si può essere “Massone Cattolico” o “ Cattolico Massone

            

                                                                                

                                                                                              San Mango D’Aquino, 24-11-2008

 

                                                                                                         Gesualdo Pileggi