CHIEFFALLO CARMINE 1936

(Ricerche di Francesco Torchia)
(Elaborazione Pasquale Vaccaro)

 

Gentilissimo compari, con un po di ritardo mi è venuta voglia di scrivervi questa mia lettera dandovi notizia della mia buona salute. Così meglio spero che la presente ritrova a voi con la sua intera famiglia.

Dunque caro compari non o modo di ringraziarvi del vostro Caro consiglio che mi avete dato, che mi aveti fatto trovare a questa gloriosa terra che se noin mi consigliava la vostra Cara persona, io mi trovava ancora al nostro paese la quale soffriva io e soffriva la mia cara famiglia.

Io vi auguro sempre buona felicità come voi l’aveti fatta avere a me, solo adesso voglio aiuto di Iddio se mi darà salute per dare aiuto ai miei cari orfani figli perchè non anno nessuno aiuto solo che il mio impegno di aiutarli fina la mia vita. Io so che voi mi capite senza spiegarmi più, che voi solo sapeti il lavopro che io o fatto notrte e giorno e senza potere aggiungere ai doveri necessari di famiglia.

Dunque carissimo compari vi fo sapere che adesso ci troviamo a Asmara che facciamo un po di campo e tra pochi giorni partiremo per la Capitale Addis abeba a dare onore alla Casa Savoia, non poteti immaginare l’accoglienza che abbiamo ricevuto nel porto Saitti che la popolazione venire incontro al bastimento gridando Viva il duce, viva il re, che anche nella città sventolava la bandiera italiana.

 Pure vi fo sapere di quello fatto che io vi parlai di vi pigliare un po di disturbo per interessarvi dei miei riguardi familiari, voi mi dicestivo di farlo con il mio comandante anzi oggi oggi sono messo a rapporto e cinò parlato e mi a detto che quando siamo giunti a Addis abeba provvederà a tutto. Anzi ci ò parlato si cciaveria bisogno qualche cosa potete pigliare la poensione la mia famiglia e mi ha detto che il podestà, provveda a tutto, io sono partito di Catanzaro giorno 5 ottobre a 11° Granatieri di savoia 1^ Compagnia Massaua in Africa orientale Italiana giorno 14 corrente. Credo che voi siate stato tanto cortese di incaricarvi di 5 cinque orfani abbandonati ma madre e da padre.

Io credo che la vostra signoria provvedrà a tutto, anchè vi fo sapere che fra pochi giorni ne pagano il premio della firma e mi danno £. 356. Mi doveti scuisare e perdonare del mio lungo racconto e degli miei errori perchè oggi manno fatto la puntura e mi sento un po di disturbo.

Chieffallo Carmine

lettera inviata a Bise Pileggi-podestà il 26/11/1936

 

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