'U Siricu

ovvero il baco da SETA

Una volta a San Mango era molto diffusa la coltivazione del Baco da seta in dialetto "'U siricu".

Molte famiglie traevano da questa attività il necessario per sopravvivere. Questo tipo di attività è del tutto sconosciuta ai giovani del nostro paese. Unico segno che ancora si può riscontrare nelle nostre campagne è la presenza di numerose piante di gelso, unico alimento del baco da seta, che al momento sono conosciuti solo per i gustosi frutti molto simili alle more.

In seguito ad una indagine condotta presso gli anziani del nostro paese, ho cercato di ricostruire le varie fasi di questa coltura che cercherò di seguito di descrivere.

Il baco da seta è un insetto che da adulto presenta un aspetto completamente diverso da quello iniziale, completa il suo ciclo attraverso diversi stadi:

  1. uovo
  2. larva
  3. crisalide
  4. farfalla.

 

LA LARVA


Alla schiusura delle uova le larve misurano circa 3 millimetri, hanno il corpo ricoperto da una fitta peluria che poi scompare, e un peso di mezzo milligrammo. In un mese circa (35-40 giorni) attraverso 5 età e cambiando quattro volte l’epidermide (muta) le larve raggiungono la maturità.
In questa fase esse hanno una lunghezza di 7-9 centimetri e un peso di circa 4 grammi; si presentano senza peluria con la testa sottile e i segmenti del torace rigonfi sul dorso.
Sono provviste di  cinque paia di false zampe ben sviluppate per la locomozione; presentano sul dorso una caratteristica protuberanza,

il cornetto, di cui non si conosce la funzione. I tre segmenti del torace portano tre paia di vere zampe, per mezzo delle quali avvicinano le foglie di gelso all’apparato boccale masticatore.
La larva per poter crescere deve abbandonare la vecchia “pelle” : questa trasformazione prende il nome di muta. Durante tale processo il baco ha bisogno di assoluta tranquillità.
In tutto le mute compiute dalla larva sono quattro.

 

IL BOZZOLO


Le larva, prima di cercare un posto adatto per la costruzione del bozzolo, rifiuta la foglia.
Una volta trovato il luogo adatto attacca la bava ad un sostegno e in circa tre giorni di lavoro, muovendo il capo come se disegnasse un otto, porta a termine la formazione del bozzolo, generalmente a forma di uovo allungato.
I bozzoli possono avere forma, colore, peso e quantità di seta molto diversi.

 

LA CRISALIDE

Dopo aver formato il bozzolo, il baco rimane fermo per circa due giorni e quindi con una nuova muta si trasforma in crisalide: inizialmente il suo colore è giallo, poi diventa marrone.
La crisalide, pur sembrando immobile subisce tutte quelle trasformazioni interne che alla fine daranno origine alla farfalla.

Le femmine adulte si distinguono dai maschi per essere più tozze, con l’addome rigonfio per le uova contenute.

Hanno il corpo ricoperto da squamette, ali piuttosto brevi che non le rendono adatte al volo.Tali farfalle, crepuscolari e notturne, uscite dal bozzolo si preparano all’accoppiamento, senza assumere cibo. La funzione essenziale dello stadio adulto è infatti quella riproduttiva.
I maschi sono attratti verso le femmine dalle sostanze odorifiche emesse dalle femmine stesse. Al termine dell’accoppiamento, che ha durata piuttosto lunga (circa tre ore), i maschi vengono eliminati. Le uova appena deposte hanno colore giallo-paglierino, colore che nelle ore successive alla deposizione cambia sensibilmente, trasformandosi nella tinta caratteristica di ogni razza.