VALENTINO PASQUALE (LETTERA DEL 13/1/1936)

Ricerca testo originale: Francesco Torchia

elaborazione: Pasquale Vaccaro

 

   

    Anch'io penso sempre al mio bravo comandante che nelle belle adunate domenicali tenute nella nostra sede e presiedute da voi ci spiegavate con belle parole le istruzioni che furono tanto utili e che sempre le ricordo. Grazie.

    Pur essendo in questo suolo africano dove si diceva e si chiamava insidioso nulla e di verità. Nessun caso si è verificvato al conto si diceva.

    Io come tutta la compagnia e l’amico Ciccio Ferrari godiamo una perfetta salute capaci di affrontare qualsiasi battaglia contro l’insidioso nemico.

    Sfortuna che probabilmente non partecipiamo a nessuna azione essendo questo V Battaglione in presidio ed occupa un fronte che nemmeno per sogno il nemico si vede ma che cercava di introdursi come da un certo punto riuscì il  96, ma oggi è invano ogni suo tentativo! Ci sono gli Italiani di Mussolini.

 

A.O. Valentino Pasquale

lettera da ARRERA 13/1/1936