Cronologia vertenza terreni De Gattis

da ricerche di Francesco Torchia


1780 29-8 La principessa di castiglione concede in affitto ai massari

1783 Petizione: i massari chiedono la riduzione dell’affitto per danni causati ai fondi vignali e fabiano a causa del taglio di alberi

1792 Consiglio comunale: si determina di caricare i tributi alla principessa ( bonatenenza) con il far passare burgensatici tutti terreni che erano feudali

1799 Muore la princpessa d’aquino e risulta erede in burgensatuico per testamento il duca di laurito ( monforte) fratello del vescovo di tropea il feudo fu devoluto al re e sottposto a sequestro ad istanza del fisco

1803 Il duca di laurito erede testamentario minaccia di vendere i terreni

1803 30/8/ Il comune delibera di chiedere come ottenne di imporre al duca di laurito di non venedere i terreni

1808 I cambiamenti erano facili; il comune era immerso nel brigantaggio; si disconoscevano le decisioni che venivano prese a Napoli

1808 Il Presidente Giudice conciliatore tra la casa d’Aquino ed i suoi creditori D. nicola Prisi, riceve dal Ministro di giustizia l’incarico si separare il burgensatuico dal feudale e ne passa l’incarico a due razionali: Ricciardi ed Arena. I razionali non acqusiscono notizie dal Comune ne si recano in S. Mango ma acquisiscono dichiarazioni da parte dell’Agente della DEFUNTA PRINCIPESSA Giuliani. Viene stilata la quinta relazione 29.07.08 Il giudice pari omologa con ordinanza la separazione proposta dai razionali, L’avvocato fiscale Sanseverino riserva al fisco la sperimenatzione in ogni tempo di eventuali diritti. Il direttore generale dei demani Cavignac da ordine di eseguire l’ordinanza. Il duca di laurito entra in possesso dei terreni

1809 Il duca di Laurito per acquistare maggiore consenso regala terreni a F.sco Saverio Moraca-F.sco Berardelli, Angelo Moraca e Gaspare Sacco

1811 Decreto del 4.4.1811 si ordina la definitiva divisione dei demani

1810 Il Marchese di S. giuliano fratello del duca di laurito è presente in S.Mango evita il sindaco perché non gli andava a sague ed in casa Medici in martirano ottiene una dichiarazione dai decurioni che è oltremodo lesiva degli interessi del comune

1811 Il Comune chiede la compensazione degli usi civici sui beni feudali

1814 giugno Il comune reclamava presso l’intendenza di cosenza di svelare tutti i retroscena avvenuti nel 1810 L’agente ripartitore Cubelli accerta l’esistenza degli usi civici attraverso nuove indagini.

19 luglio 1814 L’intendente di Cosenza emette nuova ordinanza con la quale vignali e fabiani vengono dichiarati esenti da divisione

1814 27/10 L’ordinanza viene notificata al comune

1814 28/9 Il De Gattis riceve una lettera anonima spedita da Nocera

1814 26/10 De Gattis acquista i terreni vignali e fabiano convincendo lo zio a partecipare all’acquisto. La montagna del pruno viene inserita nell’atto come regalo per le eccessive spese di atto. Il parroco Ferrari parte per Napoli per acquisire documenti ed incontra il duca di Laurito col quale ha un duro battibecco

1815 Il de gattis diviene padrone della Montagna del pruno che era in affitto a tale Morelli da Cosenza Sconosciuti appiccano il fuoco ai terreni in vignali e fabiano

1816 Il decurionato chiede a De Gattis il pagamento di imposte arretrate

1817 Con altri legali documenti fatti estrarre dall’Archivio generale del regno, comprovanti la natura prettamente feudale, non solo dei corpi in questione ma di tutto l’intero ex feudo si presentò nuovo ricorso al ministro delle FINANZE; DAL Ministro delle Finanze gli atti fuorono trasmessi alla Commissione feudale e da questa si mandarono alla Gran Corte dei conti, la quale nel mese di giugno del 1817 sentenziò la propria incompetenza e si stabili che il comune adisse il tribunale competente della provincia per il disbrigo della causa

1817 Nuovo ricorso del Ferrari al ministero delle Finanze il quale ricevuti gli atti fece conoscere al ministero degli Affari interni la natura feudale e dispose all’Intendente della provincia di Catanzaro che previa richiesta di nuovi accertamenti a mezzo del sindaco e dei decurioni si fosse posta al sicuro la quota spettante ai cittadini.

1818 Il decurionato ed il sindaco assolvono alla richiesta di ulteriori delucidazioni

1819 Ricevuto il rapporto l’intendente della provincia ordina la nuova comprova degli usi civici sui su detti corpi a mezzo del consigliere di intendenza d. Nicola Sacco

1820 Nuovi incendi nei terreni in vignali e fabiano. Il 29 agosto in gruppi armatisi diriggono verso Martirano e devastano i beni del De Gattis

 1820 Nei primi giorni di luglio il Sindaco D. Francesco Saverio Moraca, ed il Parroco di S.Mango d. Giuseppe Antonio Ferrari, che sono due dei condannati diressero una seconda supplica al direttore della Polizia generale D. Francesco Giampietro, al quali esposero le minacce, che il de Gattis profferiva contro di essi, ed i loro timori di essere calunniati, ed oppressi.

1821/ 1-10 Nuova sentenza con la quale si divide a metà vignali e fabiano mentre la montagna del pruno era rimasta feudale nel giudicato del 1808;

1821 Il sotto intendente Maio Durazzo che si era accoppiato con De Gattis cui dava la mano, dilaziona l’esecuzione all’ordinanza dando modo a De Gattis di poter ricorrere contro la sentenza.

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